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In un momento di cambiamento e di evoluzione della nostra sezione, non potevo esimermi dal fare alcune riflessioni/considerazioni su quanto sta accadendo in queste ultime ore all'interno del nostro clan. Traendo spunto dal famoso scrittore nonché mio conterraneo Leonardo Sciascia, riferendosi ad una sua visione del genere umano, proverò a fare una breve analisi, prettamente personale, della citata classificazione in oggetto, circoscrivendola in ambito ludico.

La vita di ognuno di noi che sia ludica o di qualsiasi altro tipo, è caratterizzata dal percorso che noi intendiamo intraprendere. L'unica cosa certa è che, alla fine del nostro percorso, breve o lungo che sia, ci sarà una traccia che, in un modo o in un altro, darà a tutti la possibilità di giudicare il nostro operato.

Gli uomini quelli con la "U" maiuscola sono gli unici che alla fine del loro percorso avranno fatto la storia. Sono coloro i quali non termineranno mai di esistere, di essere ricordati e, aspetto più importante, di essere emulati. Sono esattamente tutti coloro che hanno sacrificato il loro tempo per rendere migliori gli altri e mai per un tornaconto personale. Sono i cosiddetti Uomini veri.

Poi abbiamo gli ominicchi ovvero tutti coloro che alla fine del loro percorso lasciano una traccia del tutto insignificante. Gente che si è limitata a leggere e ad apprezzare la storia fatta dagli Uomini veri, o che hanno in qualche modo provato ad emularli ma, in quanto privi, loro malgrado, di capacità e spirito di iniziativa hanno fallito nel loro intento. Di essi, purtroppo, rimarrà solo e soltanto un tenue ricordo che il tempo inesorabilmente aiuterà a cancellare.

Infine arriviamo ai quaquaraquà, che io definisco categoria protetta e fondamentale.
Protetta perché non si estinguono mai; ce li troviamo sempre tra i piedi durante il nostro percorso di vita, proprio come se vivessero sotto, appunto, la protezione di un fantomatico dio della sventura. Fondamentale perché è grazie alla loro inutilità e alla reale necessità di essere totalmente diversi da loro che poi si formano gli Uomini veri.
I quaquaraquà sono tutti coloro che munendosi di velata furbizia, si macchiano di irriconoscenza ed ingratitudine…se ne sbattono di qualsiasi legame affettivo…Sono quei soggetti che puntano alla gloria ed al successo per soddisfare il proprio bisogno personale e senso di narcisismo. Sono coloro che non ci pensano 2 volte a tradire la stima di amici e conoscenti anche quando quest'ultimi, tirando i remi in barca, gli hanno permesso di recuperare ciò che sotto gli occhi di tutti appariva irrecuperabile. Per dirla in breve, sono tutti coloro che non meriteranno mai di essere menzionati ne' minimamente ricordati perché inutili.

Nel nostro clan e, quindi, nella nostra vita ludica, spero si formino tanti Uomini veri. Players che alla fine del loro percorso faranno parlare di sé per impegno, abnegazione, spirito di sacrificio e voglia di mettere al servizio della comunità le proprie capacità per crescere tutti insieme e sentirsi sempre vincenti anche senza gloria manifesta. Questi, e solo loro, un giorno si potranno vantare di aver fatto la storia del nostro clan.

Sui quaquaraquà, invece, che dire?!...spero di incontrarne sempre meno nel mio percorso di vita ludica, e spero, altresì, che siano sempre gli altri clan a “beneficiare” della loro inutilità. L'unica certezza che mi sento di poter dare in qualità di comandante degli AEQUO/AEQUI, è che nei libri di storia degli ExAequo Italia, non ci sarà mai traccia di questa categoria protetta.

Concludo, infine, invitando coloro i quali si sono soffermati a leggere quanto da me scritto, a non prendermi troppo sul serio; sperando di non aver urtato la sensibilità di nessuno, visto che di gioco trattasi, e di non aver oltraggiato la memoria del grande Sciascia avendo preso spunto da cose da lui scritte per un contesto e delle finalità diverse e decisamente più importanti delle mie. Good game!